La ventinovesima edizione del Lemon Bowl è giunta al termine con le finali del 6 Gennaio. Grandi partite, livello altissimo, pubblico entusiasta.
Tra i tantissimi giovani e promettenti atleti va segnalata anche la presenza di una delegazione di giovani racchette del circolo Torres Tennis “A. Bozzo”, di cui vi raccontiamo le gesta.
Inizia così il tema di Giulia Pisano, minitennista della Torres, alla quale il panzone barbuto, la notte del ventiquattro, ha portato in dono un biglietto Alitalia e l’iscrizione al Lemon bowl.
Il Lemon bowl è un torneo nazionale, a partecipazione straniera, riservato alle categorie under.
Così è scritto sulla locandina pubblicitaria.
Quello che non è scritto è che è la festa dell’amicizia, il tripudio dello sport modello bonsai, il ricettacolo dei sogni di ogni bambino che sopra il letto ha il poster di Nadal e accanto allo zaino con i libri di scuola il fodero con dentro le racchette. ‘Vamos’ e vai col tango.
La Torres Tennis, con la collaborazione del nuovo partner impegnato nella promozione dell’attività giovanile ‘Hotel Leonardo Da Vinci‘, ha inviato uno dei propri maestri per accompagnare il gruppo di ragazzi che, armato di buone speranze, ha tentato l’abbordaggio a un tabellone a trentadue che sembrava dovesse essere esclusivo appannaggio di chi ha radici tennistiche di più alto lignaggio. Il traghetto per arrivarci le qualificazioni.
Più di milleottocento iscritti pronti a duellare in singolar tenzone per raggiungere l’anelato tabellone, e violare l’immacolato presidio dei tennisti di categoria più forti di tutto lo stivale. Cinque circoli dislocati lungo la Cristoforo Colombo e inanellati da una navetta bianca, pilotata dal buon Pietro, romano d.o.c., un po’ burbero e scontroso ma disponibile fino alle midolla.
Base operativa il New Penta, con quindici campi in terra rossa e una piazzetta, destinata al minitennis, dove la mattina mancava lo spazio per appoggiare un francobollo.
Il primo giorno tutta questa bagarre ti mette in soggezione. I nostri arrivano da un posto tranquillo, misurato nelle espressioni della propria attività, dove a volte, per chi sale di livello, è un vero problema persino confrontarsi.
La paura, però, dura il tempo di un respiro. I nostri sono gente che non ha timori di sorta, che ama la sfida. Gente di mare, insomma. Pintore Anna, Carlini M. Teresa, Sanna Angelica, Moro Sara, Pisano Giulia, Pittalis Enrico, Bura Alfredo e Moro Andrea, questa l’armata torresina, animata da uno spirito di squadra che sfrigola a fior di pelle e dalla voglia di stare insieme e condividere un’esperienza che rimarrà a lungo nel cuore di chi c’era. Enrico Pittalis è il primo a cadere. Il suo avversario è la febbre. Trentanove e passa. Lacrime amare e tanta delusione, ma la forza per affrontare il traffico capitolino e la convalescenza pur di tifare la propria squadra. Grazie Enrico, per essere venuto a sostenere i tuoi compagni nel momento in cui erano nel posto dove avresti voluto essere tu.
Il primo giorno Andrea Moro incappa in una giornata storta e cede il passo, mentre la sorella Sara, pur giocando un tennis brillante, nulla può contro la più esperta Urbani. Gli altri cinque vanno avanti e superano il primo turno.
Si comincia a far le cose seriamente.
La giornata tipo prevede sveglia alle sei. Alle sette in campo per il primo allenamento. Di giorno si gioca e la sera, dopo le nove, c’è spazio e tempo per la seconda seduta.
E’ la volta di Angelica Sanna, che perde con Annibali Francesca, e di Alfredo Bura che viene sconfitto di misura da un avversario ostico, dopo aver dato prova nel primo incontro di aver compiuto sensibili miglioramenti.
Rimangono in gioco Giulia, Anna e M. Teresa che approdano con facilità all’ultimo turno di qualificazione. Poco tennis nelle loro scarpe, poca esperienza nel loro passato di giovani tenniste, ma nel cuore tanta voglia di riscattarsi e di bruciar le tappe. Se vincono si qualificano, se perdono si torna tutti a casa. Il sogno è a un passo da loro, il cielo talmente vicino da poterlo toccare con un dito. Hanno nove anni e questo è il loro piccolo grande slam.
Mary ce la fa, Giulia pure, Anna incontra la più forte, combatte fino all’ultimo ma poi cede. Niente lacrime questa volta. Niente amaro in bocca. Perché non ha importanza vincere adesso. Perché ci sarà un’altra occasione, un altro torneo, un’altra sfida da affrontare. Perché l’anno prossimo saremo ancora qui.
Testi del Maestro Enrico D’Angelo
Tabellone principale:
Pisano Giulia perde contro Mrkic Madja (Montenegro)
Carlini M.Teresa perde contro Camastra Victoria (Palermo)
La Torres tennis è l’unico circolo d’Italia, insieme al t.c. Lucca, ad avere più di una giocatrice presente nel tabellone finale dell’under 10 femminile del Lemon Bowl 2012/13.
Come poter esprime meglio di te le emozioni provate al lemon bowl , anche da noi genitori approdati solo da poco nel meraviglioso mondo del tennis.!Grazie a te ….mitico Maestro Enrico, per averci supportato e sopportato ,per la tua disponibilità e per l’amore e devozione che metti nell’insegnamento …….grazie a te i ns ragazzi hanno affrontato il torneo con serenità’e determinazione, il modo di affrontare le gare ancor di piu’ di un risultato ci ha riempito di orgoglio …..grazie grazie grazie ….e sempre forza Torres…..
MEMENTO AUDERE SEMPER.
Molto emozionante anche per chi non c’era.
Saluti
Antonella
X chi ha avuto il piacere di partecipare ‘solo’ con il cuore al torneo è stata davvero una bellissima esperienza. I bambini sono stati eccezionali x come hanno saputo vivere l’esperienza, insegnando a noi adulti come affrontare in modo sano e gioioso una gara. Grazie al maestro Enrico x la sua capacità di trasmettere ai bambini oltre la tecnica, il piacere x lo sport e il valore dei rapporti umani.